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18

May

"I Fiori Blu" in Biblioteca di Area Economica

"I Fiori Blu" in Biblioteca di Area Economica

Venerdi 17 maggio - ore 17.45

Saranno Chiara Mercuri, Carlo Greppi ed Emanuele Trevi (in collegamento remoto), i protagonisti della quarta e ultima puntata della presentazione delle dieci candidature della quinta edizione del Premio nazionale “I Fiori Blu”. Con i saluti di Alessandra Benvenuto, direttrice artistica e di Maria Stefania Montecalvo, delegata al Sistema Bibliotecario di Ateneo dell’Università di Foggia, partner istituzionale del Premio.
L’incontro si svolgerà nella cornice della Biblioteca di Area Economica (BaE) in via Marina Mazzei venerdì 17 maggio alle ore 17.45 con ingresso libero.
 
Le interviste ai candidati, pubblicate anche online sul sito e sulle pagine social ufficiali, sono a cura dei docenti universitari Sebastiano Valerio e Francesca Rosa, oltre che di Lucia Palmieri, docente dell'Istituo Notarangelo-Rosati. I volumi degli autori presenti saranno disponibili anche per il firmacopie grazie alla collaborazione della libreria Ubik.
 
Il primo saggio pubblicato da Einaudi La nascita del femminismo medievale di Chiara Mercuri racconta di una rivoluzione nata prima del 1789: quella di Maria di Francia. Non è raccontata nei manuali, perché è una rivoluzione in buona parte fallita. Avrebbe voluto imporre una visione femminile del mondo e non vi riuscí. Ma ebbe tra i suoi effetti la nascita dell'amore cortese, l'astro luminoso del Medioevo, oscurato poi dai livori inquisitoriali della prima Età moderna. Perfino l'identità di Maria, allora, si perse o si confuse. Figlia del re di Francia Luigi VII, Maria nacque nel 1145 e, dopo il matrimonio, si stabilí nella contea del marito, la Champagne. Fu una scrittrice, ma soprattutto un'intellettuale capace di radunare attorno a sé altri autori, cui affidare la promozione delle proprie idee. Idee nuove e progressiste sull'amore, sulla sessualità, sui rapporti coniugali, sulla vita di coppia. Idee che avrebbero potuto - e dovuto - mille anni prima della rivoluzione sessuale del Novecento segnare un nuovo corso della storia femminile, e quindi del mondo.
Chiara Mercuri è storica, saggista e traduttrice. Insegna Esegesi delle fonti medievali all’Istituto Teologico di Assisi, Pontificia Università Lateranense. Si è specializzata in Francia in Storia medievale. Ha lavorato con prestigiosi enti di ricerca italiani e francesi, redattrice e referente scientifico e collaboratrice di diverse riviste.
 
Il secondo saggio pubblicato da Laterza, Un uomo di poche parole di Carlo Greppi, narra di Lorenzo Perrone, un lavoratore piemontese che viveva fuori dal reticolato di Auschwitz, con il quale il più grande testimone della Shoah, Primo Levi si incontrò compensando la malnutrizione del lager con zuppe di brodaglie che quest’uomo gli portava con regolarità. Tutti i giorni, per sei mesi. Non si limitò ad assisterlo nei suoi bisogni più concreti: andò ben oltre, rischiando la vita per permettergli di comunicare con la famiglia. Per lo Yad Vashem di Gerusalemme, l’istituzione che si occupa della memoria dei Giusti che salvarono i perseguitati, la storia di Lorenzo Perrone è importante al pari di quelle dei ben più noti Schindler e Perlasca. Carlo Greppi ha provato a ricostruirne la vita, cercando di coglierne pensieri, tra documenti, fotografie, lettere. È una storia di dannazione e di salvezza, che parla a tutti e a ognuno.
Carlo Greppi, storico, ha pubblicato numerosi saggi sulla storia del Novecento. Per Laterza cura la serie “Fact Checking”, inaugurata dal suo “L’antifascismo non serve più a niente”, ed è autore anche di “25 aprile 1945” e “Il buon tedesco” pluripremiato.
 
Terzo volume presentato, edito da Ponte alle Grazie, sarà La Casa del Mago di Emanuele Trevi, in cui è protagonista Mario Trevi, padre dell’autore e celebre psicoanalista junghiano, che per Emanuele è il mago, un guaritore di anime. Alla sua morte lascia un appartamento-studio dai vapori invisibili delle vite storte che per decenni ha lenito o raddrizzato. Così il figlio decide di farne casa propria, di trasferirsi nella sua atmosfera inquieta e feconda, e così facendo prova a sciogliere o approfondire l’enigma del padre. Muovendosi fra autobiografia, riflessione sul senso dei rapporti e dell’esistenza, e storia culturale del Novecento ci si addentra in una storia commovente, ironica e perfino umoristica che sembra confermare che ogni vita nasconde una luce, se la si sa stanare; e i gesti e le parole più semplici rimandano alla trama più sottile dell’essere, se li si ascoltare e si sa lasciarli accadere.
Emanuele Trevi scrittore e critico collabora con il «Corriere della Sera». Ponte alle Grazie ha pubblicato anche i tre romanzi “Qualcosa di scritto”, “Sogni e favole” (2019, Premio Viareggio) e “Il figlio del mago” (2023). Tra i suoi altri libri ricordiamo “Istruzioni per l’uso del lupo”, “I cani del nulla”, “Senza verso”, “Il libro della gioia perpetua”, “Il popolo di legno”. Con “Due vite” (Neri Pozza, 2020) ha vinto il Premio Strega.
 
Il Premio “I fiori blu”, di prestigio nazionale e tra i più significativi dell’Italia meridionale, vedrà svelata la rosa dei suoi finalisti il prossimo 6 giugno, in diretta sui canali del Premio. A selezionarli – come ogni anno – una Giuria Tecnica presieduta da Paolo Mieli e composta da Ritanna Armeni, Luciano Canfora e Sandra Petrignani insieme con Lidia Ravera, Silvia Truzzi, Marco Ferrante e Giuliano da Empoli, quest’ultimo vincitore dell’edizione 2023. Poi la parola alla giuria nazionale dei lettori e delle lettrici che esprimeranno le loro preferenze sul sito fino al 28 luglio.
 

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